Roberto Cuoghi

Imitazione di Cristo, 2017

Questo progetto continua una poetica complessa che indaga le proprietà trasformative dei materiali e la fluidità di qualsiasi definizione di identità. L’ artista trasforma gli spazi basilicali dell’ Arsenale in una fabbrica di figure devozionali ispirate al testo medievale ascetico  Imitatio Christi, che l’ artista interpreta alla luce di quello che definisce un “nuovo materialismo tecnologico”. Cuoghi ci introduce a un processo sperimentale di modellazione della materia, riflettendo al contempo sul potere magico delle immagini, sulla forza della ripetizione e sulla memoria iconografica della storia dell’ arte.

 

L’ opera – un’  officina predisposta per la realizzazione integrale delle sculture, dal colaggio di materiale organico in un unico stampo fino alla fase di consolidamento – non si esaurisce con l’ apertura della mostra e perdura secondo una logica di decomposizione e composizione, morte e rigenerazione. L’ intero processo è concepito per non ottenere mai lo stesso risultato, producendo una dissociazione che sembra riguardare il nostro presente.

L’opera di Roberto Cuoghi è stata realizzata col sostegno di  Miuccia  Prada e Patrizio Bertelli

Biografia

Modena, 1973. Vive e lavora a Milano.

Nel 2017 il suo lavoro è stato presentato in una retrospettiva presso il Centre d’ Art Contemporain di Ginevra, in prosecuzione al Madre di Napoli e al Kölnischer Kunstverein di Colonia.

Ha partecipato in due occasioni alla Biennale Arte di Venezia, nel 2013 alla 55. edizione, «Il Palazzo Enciclopedico», diretta da Massimiliano Gio-ni, e nel 2009 alla 53. edizione, «Fare Mondi / Making Worlds», diretta da Daniel Birnbaum. In entrambi i casi ha ricevuto la menzione speciale del-la giuria. Tra le mostre personali si ricordano «Putiferio», Deste Project Space Slaughterhouse, Idra, 2016, e quelle presso Aspen Art Museum, 2015, Le Consortium, Digione, 2014, New Museum, New York, 2014, Hammer Museum, Los Angeles, 2011, ICA, Londra, 2008.

cuoghi_thumb

Archivio Opere